RICORDI ED EMOZIONI DEL PREMIO DONATO MENICHELLA

di Francesco Lenoci Segretario Generale del Premio Donato Menichella
Docente Università Cattolica del Sacro Cuore – Milano

La Tredicesima Edizione del Premio “Donato Menichella” si è svolto giorno 11 giugno, presso la sede che con maggiore frequenza l’ha ospitato: la Sala della Clemenza di Palazzo Altieri.

Premesso che tutte le edizioni hanno avuto luogo a Roma, la prima edizione si svolse il 4 dicembre 2003 presso la sede della Treccani.
Altre sedi sono state la Biblioteca della Camera e la Biblioteca del Senato.
Oltre alla città di Roma, tutte le edizioni hanno avuto una caratteristica in comune: non sono mai stati momenti meramente celebrativi, ma sempre incontri fortemente propositivi.
La conferma arriva da Il Sole 24 Ore di oggi, che inserisce questo Premio nella cornice “Politiche per la crescita”.
In questi undici anni non sono certo mancati ricordi ed emozioni.
In relazione a due temi attualmente dibattuti, quali il miglioramento dell’erogazione dei prestiti bancari e la ripresa della crescita, mi limito a rammentarne due.

La prima emozione concerne l’apprezzamento che Donato Menichella espresse a piccole istituzioni creditizie sollecite nel sostenere le attività locali, menzionato da Mario Sarcinelli in occasione della Quarta Edizione del Premio.
“Se saprete scegliere. . . .con amore e con avveduta intelligenza. . . .se saprete congiungere queste due finalità – prosperità economica ed elevazione sociale – così com’è nel vostro dovere, voi avrete certamente interpretato fedelmente le visioni che ci guidano e avrete servito non solo l’interesse vostro ma anche l’interesse dell’intero Paese”.
Donato Menichella apparteneva alla categoria degli “uomini di azione economica”.
Un uomo di azione economica che ha sempre saputo e sempre ha fatto sapere che risparmio e sviluppo economico significano anche crescita civile, vale a dire partecipazione di tutti ai frutti positivi del progresso, a livello locale, nazionale e internazionale.

La seconda emozione risale alla Dodicesima Edizione.
“Se a noi non sarà dato di raccogliere i frutti dell’azione risolutiva che caratterizzerà i prossimi anni, ci rimarrà pur sempre la soddisfazione di aver compiuto il nostro dovere, preparando ai nuovi compiti la generazione che ci seguirà ed apprestando, con vigile cura, le attuali strutture del sistema creditizio, impresa anch’essa che non è stata agevole, se si considera la condizione di cose che per gravi eventi ereditammo dalla generazione precedente la nostra”.
Sono parole di Donato Menichella.
Sono parole che il Governatore di Banca d’Italia Donato Menichella pronunciò nel maggio del 1960 al termine delle “Considerazioni finali”.
Sono parole che illuminano bene il percorso di una vita professionale svolta con la consapevolezza di aver agito lungo un binario di tecnica e competenza, con finalità e interessi superiori, nell’ambito di una missione storica per il bene del proprio Paese.

Permettetemi di aggiungere, ai vari momenti di quella vita professionale ricordati da Antonio Patuelli, altri tre ricordi.
1944 – Il Capitano statunitense Kamarck scrisse di lui: “Le mie conversazioni con il dottor Menichella mi avevano insegnato ad apprezzarlo, a rispettarlo e a riporre in lui la mia fiducia. Il memoriale di Menichella era logico e convincente”.
11 gennaio 1960 – Il Financial Times conferì alla Lira l’Oscar delle Monete per il 1959.
1961 – Il Financial Times conferì a Donato Menichella l’Oscar quale Most Successful Central Banker per il 1960.

Io non ho avuto la fortuna di conoscere di persona Donato Menichella. Ma ho avuto l’enorme privilegio di imparare a conoscerlo attraverso il grande rispetto che di lui hanno avuto tutti i premiati, nel suo nome, per gli studi socio-economici: Pierluigi Ciocca (2003), Mario Sarcinelli (2004), Giuseppe Guarino (2005), Gianni Toniolo (2006), Vincenzo Desario (2007), Paolo Baratta (2008), Paolo Savona (2009), Guido Rey (2010), Marcello De Cecco (2011), Valerio Onida (2012), Anna Maria Tarantola (2013), Salvatore Rossi (febbraio 2014).

Da loro ho appreso che Donato Menichella sosteneva che “Occorre provvedere al presente . . . .per amore del futuro”.

A loro dedico una frase tanto cara a Donato Menichella, ricordata da Carlo Azeglio Ciampi il 20 settembre 2001, in occasione della visita alla Regione Basilicata: “Il futuro nostro, dei nostri figli . . . .sta in noi, in tutti noi”.

Con loro - siamo riuniti presso la meravigliosa Sala della Clemenza proprio per vivere con spirito propositivo il 13° Premio “Donato Menichella” - ci sarà tra pochi minuti Mario Cera, giusto il tempo di farci apprezzare, dopo la laudatio di Ferruccio Dardanello, la sua lectio magistralis: “Il buon governo delle banche tra autonomia privata e vigilanze pubbliche”.

* * * * * * *
Riconoscimenti della Tredicesima Edizione del Premio “Donato Menichella”

XIII Premio “Donato Menichella” per gli studi socio-economici a
MARIO CERA
Per il suo ruolo di brillante docente di Diritto Bancario e di Diritto Commerciale presso l’Università degli Studi di Pavia.
Per il prezioso contributo fornito alla soluzione di vari problemi di Diritto Societario e di Diritto dell’Intermediazione Finanziaria, mediante la pubblicazione di numerosi saggi e la partecipazione a importanti iniziative, nonché la costituzione di Associazioni e Riviste per l’analisi giuridica delle Scienze Economiche e Bancarie.

Medaglia d’Oro di Nuove Proposte a
FONDAZIONE CARIPLO
Per aver inteso la Cultura quale momento di aggregazione sociale e stimolo allo sviluppo e al progresso.
Sostenendo e patrocinando, quindi, iniziative orientate al benessere e alla qualità della vita delle persone, alla crescita e alla valorizzazione dei giovani, al welfare di comunità, vale a dire a coesione sociale e a condivisione dei beni comuni.

Testimonianza di Nuove Proposte a
PIETRO VITO CHIRULLI

Per il suo mecenatismo imprenditoriale a favore, in particolare, di iniziative orientate alla Sostenibilità, quali la conservazione e la valorizzazione del territorio, l’uso razionale dell’energia, la promozione delle fonti rinnovabili e della cultura imprenditoriale tra i giovani.

Commenti